L’ultimo progetto consegnato nel 2018 è stato piuttosto particolare: si trattava di riconfigurare un appartamento al piano terra di un condominio per farlo diventare una casa vacanza. Ma non vi racconterò del progetto, che non è ancora stato realizzato, ma del fatto che nel progetto si prevede l’apertura di una nuova finestra e l’iter per farlo.Innanzitutto: sì, in certi casi è possibile costruire una finestra supplementare anche se si abita in condominio. Vediamo il caso specifico: la posizione panoramica dell’edificio non ha penalizzato l’appartamento per essere al piano terra, tuttavia proprio l’essere al piano terra ed in collina è la causa delle finestre che, su un lato, non sono ad altezza normale ma sono posizionate a ridosso del soffitto, e hanno altezza ridotta.
L’alloggio si sviluppa per lo più sul fronte principale e qui le finestre sono delle dimensioni canoniche e prospettano sul giardino condominiale. Modificando la distribuzione interna e posizionando la zona giorno dove prima trovavano posto le camere, la soluzione migliore è stata quella di prevedere una nuova finestra in corrispondenza della cucina.
prima dopo
Ovviamente la posizione e le dimensioni della nuova finestra non derivano solo dalle esigenze interne dell’appartamento, ma sono il risultato di una mediazione tra esigenze distributive e disegno della facciata, che va comunque mantenuto, ancor di più in questo caso dove siamo in presenza di vincolo paesaggistico.
Dal punto di vista burocratico, ci sono vari passaggi: il primo è quello progettuale, dove va, tra le altre cose, verificata la sussistenza dei requisiti igienico-sanitari delle modifiche introdotte. Di norma io consiglio anche un consulto con un ingegnere strutturista, che potrà dare le indicazioni del caso anche su come operare materialmente in cantiere, nella fase di realizzazione dell’intervento.
Quindi il progetto va sottoposto all’assemblea condominiale che deve approvare la modifica alla facciata, dal momento che si tratta di una parte comune dell’edificio; ottenuto il nulla osta, si procede a richiedere, se necessario come in questo caso, l’autorizzazione paesaggistica e da ultimo a comunicare l’intervento al preposto ufficio comunale.
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