Mi è capitato spesso, negli ultimi tempi, sentirmi chiedere perché una persona con un appartamento da ristrutturare dovrebbe rivolgersi all’architetto quando il progetto non è necessario. Per progetto queste persone intendono la pratica da consegnare in Comune, ed è un’accezione che definire riduttiva è dir poco. La pratica in Comune è solo la punta dell’iceberg: circa un terzo dei progetti che curo ne richiede una.
Ecco allora un elenco, a titolo di esempio, di cosa posso fare per aiutarvi nella ristrutturazione del vostro appartamento: a seconda del budget, posso operare su più livelli di approfondimento.
1- consulenza: un colloquio di un’ora in cui parliamo di normative, procedure, sgravi fiscali, gestione del budget, ecc
2- progetto di massima: faccio un rilievo dell’esistente ed elaboro un progetto in scala 1:50 dove do indicazione della disposizione di arredi fissi (per es. la cucina) e mobili, e una serie di suggerimenti su colori e finiture
3- progetto di dettaglio: vi aiuto a scegliere arredi e finiture (come i rivestimenti per il bagno) e, a richiesta, posso anche indirizzarvi dai miei fornitori di fiducia
4- coordinamento e direzione lavori: seguo per voi i lavori, coordino gli artigiani in modo da ridurre al minimo i contrattempi e le sovrapposizioni di lavori che rischiano di allungare i tempi di realizzazione. Voi avete me come referente e non è necessaria la vostra presenza giornaliera in cantiere perché delegate a me questa incombenza.
E’ importante infatti avere il progetto messo chiaramente su carta prima di richiedere i preventivi perché così l’artigiano, che sa già cosa fare, può essere preciso nel formulare un’offerta: se tutti sanno cosa fare si riducono al minimo i temuti “costi extra preventivo”. Anche sapere in anticipo il tipo di finitura è importante: a seconda dei formati, perfino la semplice posa di piastrelle può avere un costo/mq diverso!
Per finire, se volete approfondire l’argomento, ecco alcuni link a precedenti post in cui parlavo dei vantaggi del progettare in anticipo: