Quest’anno le detrazioni fiscali del cosiddetto Ecobonus , nel caso dei condomini, sono molto alte: parliamo del 70% della spesa se l’intervento interessa almeno il 25% dell’involucro disperdente, e può arrivare al 75% se, in aggiunta, si migliora la prestazione invernale ed estiva dell’edificio. In questo caso però l’immobile deve avere, in partenza, una prestazione energetica di bassa qualità.
Dallo scorso luglio è a disposizione il vademecum di ENEA in cui vengono specificati i requisiti che gli interventi di riqualificazione energetica devono avere per essere detraibili. Il documento è chiaro e schematico, ma mette in evidenza l’assoluta necessità di affidarsi ad un tecnico abilitato (architetto, ingegnere, geometra o perito) che possa produrre le asseverazioni richieste.
- Chi usufruisce del bonus: chi sostiene la spesa o chi detiene diritti sull’immobile.
In luogo della detrazione si può optare per la cessione del credito di imposta - Limite di spesa: 40.000 € moltiplicato per il numero di unità immobiliari.
Sono ammesse solo le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 - Requisiti generali: l’edificio deve essere accatastato e dotato di impianto di riscaldamento.
- Requisiti tecnici: l’intervento deve riguardare le parti comuni che delimitano il volume riscaldato, e deve riguardare la sostituzione di elementi esistenti (NO ampliamenti quindi).
Queste strutture devono avere una trasmittanza che eccede i limiti posti dalla normativa, e, se eseguiti in contemporanea, possono rientrare nella spesa anche gli interventi di sostituzione serramenti o installazione schermature solari.
Rientrano nelle voci di spesa anche le opere provvisionali ed accessorie: ponteggi, nuovi davanzali, intonaci, ecc…
Vanno comunque rispettate tutte le leggi e le normative nazionali e locali - Documenti da trasmettere: ad ENEA vanno consegnati, per via telematica, la scheda tecnica “Allegato A” redatta da un tecnico abilitato e la scheda descrittiva “AllegatoE”.
Questi documenti vanno trasmessi entro 90 giorni dalla fine dei lavori. - Documenti da conservare: l’asseverazione redatta dal tecnico abilitato che deve confermare tutti i requisiti tecnici richiesti, oltre al rispetto delle leggi e normative nazionali e locali; copia degli APE dell’intero edificio e di ogni singolo appartamento; copia delle relazioni tecniche di progetto; schede tecniche dei materiali; originali degli allegati inviati all’ENEA, firmati e completi di ricevuta dell’invio; delibera assembleare che approva i lavori; fatture relative alle spese sostenute e relativi bonifici “parlanti”.
Altri dubbi?
Nella sezione Faq trovate un estratto dei chiarimenti forniti dal Ministero per lo Sviluppo Economico in tema Riqualificazione Energetica.